I BIZANTINI

 

Dopo la fine vittoriosa della guerra greco-gota avvenuta nel 553, per i Romani d’Oriente, o Bizantini, uno dei problemi più pressanti fu certamente quello di sbarrare la strada ad altre possibili invasioni barbariche provenienti da nord ad esempio da parte dei Franchi che già intromettendosi nel conflitto avevano occupato gran parte della Padania.
Questa operazione riguardò anche l’area fra Lario e Verbano.

I capisaldi della vecchia catena militare romana di distretti prealpini di sbarramento erano in decadenza: alcune opere avevano mostrato durante la guerra che vide opposti i franchi ai bizantini punti deboli insospettabili, altre erano state distrutte, altre ancora erano in stato di abbandono.

Gli alti comandi di Bisanzio decisero perciò un piano di fortificazioni, che, pur sfruttando i punti base scelti in precedenza dai romani, avrebbe avuto il merito di soddisfare le attuali necessità strategiche.
Il concetto dominante era sempre lo stesso: ammassare ai piedi delle Alpi truppe che, fresche, al momento opportuno, si sarebbero gettate sulle colonne barbariche affaticate dal viaggio.

Il castrum è credibile che, se anche fosse stato in precedenza ceduto dai Goti ai Franchi, finisse per cadere in possesso dei Bizantini che ne fecero oltre che centro di notevole importanza militare come era anche in precedenza, anche il fulcro di una civitas o distretto amministrativo di prima grandezza.

Questa funzione sarebbe denunciata delle pur tarde fonti bizantino - ravennati (il Geografo Guidone, Anonimo Ravennate) nelle quali il castrum viene chiamato Sibrie, o Sibrium alla latina, per elementare trascrizione grafica e fonetica corrente di Séverum.

Seprio è, infatti, la trasformazione avutasi nella parlata degli arimanni longobardi della forma Sibrie-Sibrium la quale a propria volta è l’adattamento aulico, ufficiale, dato in epoca bizantina ad una forma più antica.

L’antichissima radice sev-, probabilmente indoeuropea, ritrovabile in Sèverum, come è indicato in vari idronimi e toponimi, allude all’acqua in generale.
Nel nostro caso potrebbe essere indicativa di una semplice sorgente, ulteriore caratteristica destinata a richiamare attenzione ed interesse per il luogo.

Sibrium si dimostrò essere, nuovamente, un pilastro difensivo di prim’ordine dato che questa volta si trovava in prima linea contro i nemici ammassati al di là delle Alpi.